<p>Impresa Società Crisi di Palazzolo Andrea, Visentini Gustavo</p>
Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

10/12/2020 - All’Adunanza Plenaria la questione, in caso di nomina ed insediamento del commissario ad acta, della perdita o meno del potere di provvedere sull’originaria istanza in capo all’Amministrazione soccombente nel giudizio proposto avverso il suo silenzio

argomento: News del mese - Diritto Amministrativo

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Il Consiglio di Stato, con Ordinanza del 10 novembre 2020, n. 6925, ha rimesso all’Adunanza Plenaria l’esame dei seguenti quesiti di diritto: a) se la nomina del commissario ad acta (disposta ai sensi dell’art. 117, comma 3, del c.p.a.) oppure il suo insediamento comportino per l’Amministrazione soccombente nel giudizio proposto avverso il suo silenzio la perdita del potere di provvedere sull’originaria istanza, e se, di conseguenza, l’Amministrazione possa provvedere ‘tardivamente’ rispetto al termine fissato dal giudice amministrativo, fino a quando il commissario ad acta eserciti il potere conferitogli (e, nell’ipotesi affermativa, quale sia il regime giuridico dell’atto del commissario ad acta che non abbia tenuto conto dell’atto ‘tardivo’ ed emani un atto con questo incoerente); b) quale sia il regime giuridico dell’atto emanato ‘tardivamente’ dall’Amministrazione nel caso in cui si ritenga sussistente – a partire da una certa data – esclusivamente il potere del commissario ad acta.