argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 13 febbraio 2020, depositata il 10 novembre 2020, n. 25106, ha precisato – relativamente alle operazioni soggettivamente inesistenti – che la condotta antieconomica messa in atto dal fornitore non rappresenta necessariamente una prova della consapevolezza della frode da parte del contribuente, poiché occorre verificare se ed in quale modo aveva conoscenza di simili informazioni. In particolare, la Suprema Corte ha sottolineato che l’amministrazione finanziaria deve provare anche la consapevolezza del destinatario che l’operazione si inseriva in una evasione dell’imposta, e per farlo deve essere supportata da elementi oggettivi e specifici, non limitati alla mera fittizietà del fornitore.