argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La Corte di Cassazione, con Sentenza depositata in data 13 maggio 2020, n. 14763, ha affermato che, in tema di reati tributari, la soglia di rilevanza penale di cui all’art. 10 quater D.Lgs. n.74/00, pari a cinquantamila euro annui, va riferita all’ammontare dei crediti non spettanti utilizzati per le compensazioni indebite, e non alle imposte sui redditi o sul valore aggiunto non versate, con la conseguenza che, per accertare il superamento della soglia, occorre procedere alla somma algebrica degli importi dei crediti inesistenti o non spettanti portati in compensazione. Secondo gli Ermellini ciò si ricava dalla ratio e dallo scopo della fattispecie, volta a tutelare l’interesse erariale alla riscossione dei tributi sanzionando le condotte di indebito utilizzo di crediti non spettanti o inesistenti, nell’ambito delle quali, quindi, il disvalore della condotta è individuato nella dimensione della compensazione indebita, alla quale è pertanto correlata la soglia di punibilità.