argomento: News del mese - Diritto Tributario
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L’Agenzia delle Entrate, con Risposta a interpello del 10 dicembre 2020, n. 574, è tornata ad esprimersi sulla corretta qualificazione giuridico-tributaria dell’acquisizione degli assets al fine di stabilire se l’operazione sia o meno soggetta a IVA, tenuto conto che la cessione di singoli beni e prestazione di servizi è imponibile ai sensi degli artt. 2 e 3 del D.P.R. n. 633/1972, mentre la cessione di un ramo d’azienda è soggetta all’imposta di registro applicata in misura proporzionale, in quanto operazione fuori campo IVA ai sensi dell’art. 2, co. 3, lett. b), del D.P.R. n. 633/1972. L’Agenzia, ricordando che l’art. 2555 c.c. qualifica l’azienda come «il complesso dei beni organizzato dell’imprenditore per l’esercizio dell’impresa», ha ribadito che al fine di individuare se l’oggetto del contratto di compravendita sia una cessione d’azienda o di ramo d’azienda, quanto ceduto deve essere di per sé un insieme organicamente finalizzato all’esercizio dell’attività d’impresa ed autonomamente idoneo a consentire l’inizio o la continuazione di quella determinata attività da parte del cessionario.