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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 9 settembre 2020, depositata in data 15 febbraio 2021, n. 3850, ha stabilito che deve ritenersi legittimo il pagamento effettuato dal debitore in concordato preventivo in qualità di terzo pignorato se il pignoramento presso terzi è stato trascritto prima della pubblicazione della domanda di concordato preventivo e l’ordinanza di assegnazione delle somme ex art. 533 c.p.c. è anch’essa antecedente la pubblicazione. L’art. 169 l.f. non richiama l’art. 44 l.f., che rende inefficaci gli atti e i pagamenti compiuti dal fallito successivamente alla dichiarazione di fallimento: nel concordato preventivo – infatti – il debitore non è spossessato dei propri beni e conserva, pertanto, il diritto di esercitare azioni nei confronti di terzi a tutela del proprio patrimonio.