argomento: News del mese - Diritto Civile e Commerciale
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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 26 marzo 2021, n. 11632, ha affermato che la contabile di una società risponde del reato per falsa rappresentazione degli utili in bilancio in quanto non risulta verosimile la non conoscenza dell’atto pregiudizievole. La Suprema Corte ha sottolineato come, nel caso in esame, non sia sostenibile la tesi di insussistenza dei presupposti per il reato associativo per mancanza di un programma indeterminato di reati e per la subordinazione del rapporto di lavoro. Nel caso di specie, la Corte di Cassazione ha stabilito come già nei precedenti gradi di giudizio siano state richiamate correttamente le considerazioni del gip e sia stata illustrata la presenza del requisito dell’indeterminatezza del programma criminoso per il reato associativo stante la finalità di realizzare una serie indeterminata di dichiarazioni fraudolente. Inoltre, sono state aggiunte notazioni per quanto riguarda il contributo causale assicurato dalla ricorrente ai reati ipotizzati, considerando il ruolo di contabile ricoperto e quanto presente all’interno delle schede contabili.