argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La Corte di Giustizia Europea, con la sentenza C-734/19, identifica alcuni principi a cui l’Amministrazione finanziaria si deve attenere nell’interpretazione dei contratti nell’ambito della verifica della sussistenza del diritto alla detrazione dell’IVA. Nel caso di specie – avente ad oggetto due progetti di costruzione immobiliare iniziati e successivamente interrotti a causa della crisi economica globale del 2008 - la Corte ha chiarito come il diritto alla detrazione dell’imposta non possa essere contestato se l’operazione era destinata ad un’attività imponibile ai fini Iva, a nulla influendo il fatto che il progetto sia stato successivamente interrotto in base ad elementi di impossibilità oggettiva oppure in virtù di una scelta di convenienza. La Sentenza in esame contribuisce in maniera sostanziale a chiarire i limiti imposti all’Amministrazione finanziaria nell’uso di meccanismi presuntivi nell’ambito del sistema dell’IVA. Sebbene l’interpretazione dei contratti rimanga una prerogativa per l’Amministrazione finanziaria, tale attività non può prescindere dall’identificazione degli elementi oggettivi caratterizzanti la sostanza economica sulla quale si basa l’operazione oggetto di verifica.