argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La Corte di Cassazione con la sentenza n. 30335 del 23 novembre 2018 ha accolto il ricorso proposto da una società e con una decisione giurisprudenziale garantista per il contribuente, statuendo che non è abuso del diritto la vendita infragruppo sottocosto di pacchetti azionari per incassare liquidità. La suprema Corte con la sentenza de qua ha osservato che, perché si possa configurare l’elusione di imposta, occorrono sia la presenza di un vantaggio fiscale indebito, sia l’aggiramento di obblighi e divieti, sia ancora l’assenza di valide ragioni economiche. La prova del disegno elusivo sia delle modalità di manipolazione e di alterazione degli schemi negoziali classici, considerati irragionevoli in una logica di mercato, incombe sull’Amministrazione finanziaria, mentre grava sul contribuente l’onere di allegare l’esistenza di ragioni economiche alternative o concorrenti di reale spessore che giustifichino operazioni in quel modo strutturate. La società appellante aveva prodotto la documentazione necessaria, non valutata dalla Commissione Regionale, in relazione alla drastica riduzione di utili deducendo che la strategia del gruppo societario era dunque mutata; si era quindi ritenuto necessario acquisire liquidità attraverso la vendita della partecipazione societaria, sia pure a prezzo ridotto, per affrontare i nuovi investimenti coerenti con la strategia complessiva del gruppo.