argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La Corte di Cassazione Sezione Penale con la sentenza n. 4236, depositata il 29 gennaio 2019 ha statuito che la prescrizione non incide sulla configurabilità del reato tributario e neppure sulla determinazione del profitto confiscabile, la cui quantificazione è parametrata al profitto del reato che non cessa di essere tale anche se la pretesa tributarie, in tutto o in parte, si prescrive. La Suprema Corte, infatti, precisa che “è indissolubilmente connessa al profitto del reato tributario e, solo indirettamente, alla pretesa fiscale, per il cui soddisfacimento è predisposta la leva penale, essendo indifferente che l’obbligazione tributaria sia estinta, ovviamente per cause diverse dall’esatto adempimento perché solo quest’ultima circostanza impedisce la duplicazione coattiva del prelievo, sul presupposto che quest’ultimo, in presenza di un esatto pagamento del tributo, sarebbe privo di una causa realmente giustificativa in quanto la restituzione all’erario del profitto del reato fa venir meno lo scopo principale perseguito con la confisca, escludendo la temuta duplicazione sanzionatoria”.