Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

20/06/2021 - Il distacco transnazionale e la somministrazione: l’individuazione dell’attività abituale.

argomento: News del mese - Diritto del Lavoro

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Con la nota 15 giugno 2021 n. 936, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha preso posizione sulla tutela sociale da garantire ai lavoratori somministrati nell’ambito di un distacco transnazionale, alla luce della sentenza della Corte di Giustizia UE, CGUE -784/19 “Team power Europe”, depositata il 3 giugno 2021. L’Ispettorato ha precisato che la disciplina dell’istituto del distacco (di cui all’art. 12 del Regolamento (CE) n. 883/2004) prevede che la persona che esercita un’attività subordinata in uno Stato membro per conto di un datore di lavoro che vi esercita abitualmente le sue attività ed è da questo distaccata, per svolgervi un lavoro per suo conto, in un altro Stato membro rimane soggetta alla legislazione del primo Stato membro. Può, pertanto, rientrare nell’ambito di applicazione di tale disposizione il lavoratore distaccato il cui datore di lavoro ha un legame particolare con lo Stato membro in cui è stabilito, in quanto tale datore di lavoro esercita abitualmente le sue attività in tale Stato membro. In proposito, la Corte di Giustizia ha stabilito il principio secondo cui lo svolgimento di mere attività di gestione interna non è sufficiente ai fini del riconoscimento dell’esercizio abituale delle attività nello Stato di stabilimento.