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La Corte di Appello di Milano, con Sentenza n. 1341/2020, ha affermato che il finanziamento da parte di un socio – soprattutto in caso di esame dei presupposti per pretenderne il rimborso – deve essere valutato sulla base di elementi che si ricollegano al rapporto societario, anche nella fattispecie in cui sia il successore a titolo universale del medesimo a far valere il credito nei confronti della società. Inoltre, la Corte di Appello di Milano ha evidenziato come la clausola compromissoria non costituisca un patto di tipo accessorio rispetto al contratto, ma un negozio distinto dotato di individualità e autonomia. Conseguentemente, il successore a titolo universale subentra automaticamente nel rapporto scaturente dalla stipulazione del negozio compromissorio anche nel caso in cui non prenda il posto all’interno del rapporto giuridico controverso compromesso in arbitri.