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La Corte di Cassazione, con Ordinanza del 23 luglio 2021, n. 21238, ha stabilito che l’interesse del socio ad impugnare la delibera di approvazione del bilancio non deve essere circoscritto alla “mera aspettativa di un più favorevole risultato economico dell’esercizio cui il bilancio si riferisce”, potendo attenere anche alla sola corretta informazione – secondo le prescrizioni di legge – sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa. Nello specifico, la Suprema Corte ha ritenuto che la perdita del capitale sociale e l’azzeramento del valore economico della partecipazione non escludono il diritto del socio a una chiara, corretta e veritiera rappresentazione di bilancio. Inoltre, la partecipazione sociale – il cui valore risulta azzerato per le perdite di capitale – costituisce un bene esistente nel patrimonio del socio, al quale spetta il diritto di avere conoscenza dei fatti che nel corso dell’esercizio hanno inciso “sul patrimonio e sull’andamento economico della società, e quindi l’interesse ad agire in giudizio ove il documento contabile violi tale diritto”.