argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali
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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 27 maggio 2021, n. 29187, depositata il 26 luglio 2021, ha affermato che integra il reato di bancarotta per distrazione l’operazione di scissione di una società, successivamente dichiarata fallita, qualora non improntata ad un’effettiva riorganizzazione societaria, ma volutamente volta a depauperare, nella prospettiva dell’accesso alla procedura concorsuale, il patrimonio societario a danno dei creditori, non essendo le tutele di cui agli artt. 2506 e ss. c.c. di per sé sufficienti a tutelare i creditori sociali da ogni danno o pericolo. Il reato distrattivo – argomenta la Suprema Corte – può, pertanto, sussistere anche in presenza di atti che, ancorché leciti e riconducibili alla sfera di operatività dell’organo amministrativo – quale appunto l’operazione di scissione – per la loro finalità e le conseguenze sul patrimonio della società e sulle ragioni dei creditori, recano consapevolmente pregiudizio all’impresa.