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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 25 marzo 2021, n. 23485, depositata il 26 agosto 2021, è intervenuta in tema di prerogative e poteri del curatore a seguito dell’accoglimento della domanda revocatoria ordinaria o fallimentare esperita. In particolare, la Suprema Corte ha affermato che la revoca della cessione di un contratto di leasing tra la società fallita e un terzo soggetto non comporta in capo al curatore il ripristino dell’originaria posizione contrattuale e non consente quindi all’organo concorsuale l’esercizio delle facoltà previste, all’art. 72 l.f. in tema di contratti pendenti, essendo, nel caso di specie, medio tempore altresì intervenuta la risoluzione del contratto nei confronti del subcessionario ad opera della società di leasing, della quale è esclusa la legittimità passiva. Il curatore non ha, pertanto, diritto alla risoluzione del contratto e alla restituzione dei canoni, ma è investito della sola legittimazione a procedere alla liquidazione del bene oggetto dell’azione revocatoria.