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Con la sentenza n. 30032 del 2 agosto 2021, la Corte di Cassazione ha ribadito che configura indebita compensazione anche la fattispecie in cui i crediti IRES non spettanti o fittizi siano utilizzati in compensazione per non versare i contributi previdenziali e assistenziali altrimenti dovuti. Infatti, secondo la Corte, che ha richiamato la più recente giurisprudenza in merito, tale reato si configura sia nei casi di compensazione “verticale” che “orizzontale”, per cui sussiste anche per tutti i rapporti “il cui pagamento sia effettuato attraverso il modello di versamento unitario; rileva, quindi, tanto sul lato attivo quanto sul lato passivo del rapporto obbligatorio, qualunque tributo o contributo che possa essere opposto in compensazione secondo le regole generali”.