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La Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione, con sentenza del 15 giugno 2021 (ud. 23 aprile 2021) n. 23300, ha stabilito che in caso di reato di truffa ai danni dello Stato finalizzato ad ottenere un cospicuo finanziamento in conto capitale in assenza dei presupposti, l’illecito risulta commesso nell’interesse della persona giuridica che detti capitali ottiene e utilizza per la propria attività, mentre diversamente sarebbe ove si dimostri che il finanziamento illecito sia stato immediatamente distratto a vantaggio esclusivo dei soci, non rilevando, neanche, un interesse concorrente degli stessi con quello dell’ente giuridico.