argomento: News del mese - Diritto Tributario
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Con l’ordinanza n. 25451 del 21 settembre 2021, la Suprema Corte ha confermato che per l’accertamento (riguardante, nel caso di specie, operazioni oggettivamente inesistenti per prestazioni pubblicitarie e sponsorizzazioni) emesso nei confronti di un’associazione non riconosciuta che si sia estinta, la pretesa può essere legittimamente fatta valere direttamente nei confronti del legale rappresentante, al quale l’atto, pur intestato all’associazione, deve essere notificato. Peraltro, la Corte rileva che nel caso di specie l’associazione era già cessata al momento dell’emissione dell’avviso e, anzi, prima ancora dell’avvio della verifica, ma l’avviso è stato espressamente intestato nei confronti sia dell’associazione, sia dell’ex legale rappresentante della stessa, per cui “l’avviso era stato, ab origine, emesso sia nei confronti dell’associazione, sia nei confronti del soggetto responsabile in solido ex art. 38 c.c. [e] la stessa circostanza che l’atto fosse stato notificato [all’ex legale rappresentante], con spendita della qualità in concreto rilevante, rende ben chiaro […] che l’intestazione dell’avviso all’associazione non riconosciuta e la determinazione dei rilievi in riferimento all’attività svolta da parte della stessa individuava non già il destinatario, non più esistente, ma il titolo della ripresa e della responsabilità dell’ex rappresentante legale, cui l’atto era rivolto anche nella sua qualità di “successore”.”