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La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 38444 del 27 ottobre 2021, ha ritenuto colpevoli, in concorso con altri soggetti, i dipendenti di uno studio commerciale del reato di cui all’articolo 2 del D.L. n. 74/2000, ovverosia “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti”. Infatti, secondo la Corte, i due imputati non si erano limitati “a svolgere un'attività meramente esecutiva di compilazione delle dichiarazioni fiscali utilizzando i documenti, ancorché fittizi, che gli venivano consegnati dagli altri imputati, bensì […] partecipava[no] attivamente al sistema organizzato dal coimputato Potenza, consistente nell'abbassare i redditi da dichiarare mediante l'utilizzo di fatture passive per operazioni inesistenti che venivano emesse per gli importi calcolati ed indicati dai ricorrenti per ottenere la riduzione del carico fiscale già programmato”; nondimeno, i documenti rinvenuti avevano chiaramente manifestato la consapevolezza che si trattava di fatture che non corrispondevano a costi realmente sostenuti, e ciò è stato ritenuto dalla Corte sufficiente ad integrare il concorso nel reato.