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La Corte di Cassazione con la Sentenza n. 31915 del 5 novembre 2021 ha rigettato il ricorso presentato dall’Agenzia delle Entrate in ordine alla deducibilità dei costi relativa ad una consulenza infragruppo. Nella causa in oggetto il Fisco contestava il riconoscimento di tali consulenze in quanto all’interno della fattura emessa non risultavano elencati dettagliatamente tutti i servizi resi dalla controllata alla controllante in violazione dell’art. 21, comma 2, lettera g, dpr. 633/72. Secondo gli Ermellini, il riferimento del contratto stipulato tra le parti all’interno della fattura doveva ritenersi idoneo a rispettare i requisiti minimi previsti dall’art. 21 dpr. 633/72. Pertanto, alla luce di quanto esposto, i giudici della Suprema Corte, verificata la regolarità delle fatture, hanno rigettato il ricorso del Fisco con conseguente onere per quest’ultimo di dimostrare l’indeducibilità per non inerenza dei costi.