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Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con Nota del 30 novembre 2021, n. 18244, ha fornito chiarimenti sulla non ammissibilità delle limitazioni del diritto di voto negli Enti del Terzo Settore, poiché risulterebbero in contrasto con i principi di democraticità, opportunità ed eguaglianza che caratterizzano tali enti. In particolare, il problema è emerso con riferimento all’iscrizione nel registro unico del Terzo Settore, che non permette limitazioni nel diritto di voto e relativamente alla figura dei c.d. soci onorari, ai quali viene attribuito un ruolo poco partecipativo senza potersi quindi considerare soci nel senso stretto del termine. Conseguentemente, è normale che ai soci onorari non venga attribuito il diritto di voto ed è pertanto preferibile che lo statuto non attribuisca loro la qualifica di socio; infatti, in caso contrario, se viene utilizzata l’espressione soci onorari, seguita da limitazioni nel diritto di voto, è probabile che al momento dell’iscrizione nel registro unico sia richiesta una modifica dello statuto, pena la mancata iscrizione nel nuovo registro RUNTS.