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La Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione, con sentenza del 06 dicembre 2021 (ud. 16 febbraio 2021) n. 45100, ha ritenuto di includere tra le persone giuridiche passibili di responsabilità ai sensi del d.lgs. 231/2001 le Società a responsabilità limitata unipersonali, da distinguersi dalle imprese individuali che, al contrario, secondo la giurisprudenza più recente, non possono rispondere per responsabilità amministrativa. In particolare, la Cassazione ha affermato che la società unipersonale è un soggetto giuridico autonomo e distinto dalla persona fisica dell’unico socio, «un soggetto metaindividuale a cui la legge riconosce, in presenza di determinati presupposti, una personalità diversa rispetto a quella della persona fisica». La srl unipersonale ha, infatti, un proprio patrimonio autonomo, costituisce di per se stessa un autonomo centro di interessi ed ha una propria soggettività. D’altro canto, ritiene la Cassazione, l’impresa individuale non è un “ente”, seppur possa avere una propria organizzazione complessa. La verifica dei presupposti della sussistenza di una responsabilità della società unipersonale deve, quindi, essere ispirata a criteri funzionali, fondati sulla possibilità di distinguere un interesse dell’ente da quello della persona fisica che lo governa.