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E’ stato pubblicato dalla CONSOB il richiamo di attenzione n. 1 in relazione alla presentazione da parte degli azionisti, membri anche del consiglio di amministrazione uscente, di una lista per il rinnovo del consiglio medesimo all’interno delle società quotate. L’art. 147-ter TUF stabilisce come la nomina dei consiglieri debba avvenire sulla base di liste presentate dai soci titolari di una determinata partecipazione qualificata. Inoltre, almeno un membro del consiglio di amministrazione deve essere espressione della lista di minoranza con il maggior numero di voti e non avente, neanche indirettamente, collegamenti con i soci che hanno presentato o votato la lista di maggioranza. Nella prassi, alcune società prevedono all’interno dello statuto la possibilità per gli azionisti membri del consiglio di amministrazione di presentare una lista di candidati, ma tale fattispecie non risulta né normata dalla legge né trattata in giurisprudenza. Per tale ragione, la CONSOB non ha offerto valutazioni di legittimità ma ha, tuttavia, indicato come possano sussistere rischi di autoreferenzialità e autoperpetuazione, nonché la possibile elusione dello stesso art. 147- ter TUF nel caso in cui i membri del consiglio uscenti presentino una propria lista e contemporaneamente partecipino indirettamente alla formazione di una lista alternativa in cui vi siano loro rappresentanti. Tale fattispecie potrebbe rendere più difficile l’individuazione delle persone che agiscono di concerto ai fini del rispetto della disciplina dell’OPA obbligatoria. Con il richiamo in esame, la CONSOB ha inteso segnalare alcuni possibili accorgimenti per evitare le criticità indicate. In primo luogo, è fondamentale assicurare ampia trasparenza e documentabilità del processo di selezione dei candidati: ciò può essere raggiunto attraverso l’individuazione ex ante di una procedura di selezione e un’adeguata verbalizzazione delle riunioni. Inoltre, i nomi dei candidati dovrebbero essere posti al vaglio dei componenti indipendenti del consiglio di amministrazione, nelle modalità che le società interessate riterranno più opportune. L’esigenza di tracciabilità e trasparenza dovrebbe essere raggiunta anche attraverso una congrua interlocuzione con gli azionisti, ovvero per mezzo di una dichiarazione – da parte dei soci che presentano una lista – di eventuali rapporti con i componenti di quella presentata dagli azionisti membri del consiglio uscente.