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La Corte di Cassazione, con sentenza n. 1147 del 17 Gennaio 2022, è tornata sul tema della deducibilità delle perdite su crediti offrendo delle chiavi di lettura interessanti.
Secondo la Suprema Corte “… perdite su crediti non correlate all’assoggettamento del debitore a procedure concorsuali, è onere del contribuente che voglia portare in deduzione la perdita dimostrare gli elementi “certi e precisi” che hanno dato luogo ad una perdita, la quale va rinvenuta quando il debitore non paga volontariamente e il credito non risulta attuabile coattivamente attraverso gli strumenti che l’ordinamento mette a disposizione del creditore”. Si ricorda che possono rientrare tra gli elementi probatori lo stato di insolvenza di un credito i seguenti documenti: un decreto accertante lo stato di fuga, le lettere dei legali incaricati alla riscossione del credito, le relazioni rilasciate dalle agenzie di recupero crediti, la documentazione attestante i tentativi di recupero senza esito.