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La Corte di Appello di Trento, con Sentenza dell’8 febbraio 2022, ha affermato che la disciplina dettata dagli artt. 2286 e 2287 c.c. riguardante l’esclusione del socio in una società semplice attiene a diritti disponibili e non a situazioni giuridiche soggettive. L’espulsione del socio secondo le modalità previste dal citato art. 2287 c.c., infatti, non può sottrarsi alla regola generale di prescrizione dei diritti, e in particolare a quanto stabilito dall’art. 2949, comma 1 c.c. il quale fissa in cinque anni la prescrizione per i diritti derivanti dai rapporti sociali ovvero – richiamando quanto affermato dalla Corte di Cassazione nella Sentenza n. 21903/2013 – «dalle relazioni che si istituiscono fra i soggetti dell’organizzazione sociale in dipendenza diretta con il contratto di società e delle situazioni determinate dallo svolgimento della vita sociale».