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La Corte di Cassazione, con Ordinanza del 26 ottobre 2021, n. 3771, depositata in data 7 febbraio 2022, ha ribadito la legittimazione del curatore a proporre qualsiasi azione volta a tutelare l’integrità del patrimonio sociale e del patrimonio dei soci falliti; in particolare al curatore spetta il diritto ad esperire l’azione revocatoria per atti di disposizione del patrimonio personale compiuti dal socio illimitatamente responsabile fallito, in quanto i benefici del recupero derivante dall’accoglimento dell’azione vanno a vantaggio dell’intero ceto creditorio.