argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali
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La Corte di Cassazione, con Ordinanza del 6 febbraio 2019, n. 10500, depositata il 15 aprile 2019, in tema di revocatoria fallimentare ex art. 67 l.f., ha stabilito che, ai fini della prova della conoscenza, in capo al terzo, dello stato di insolvenza della società poi dichiarata fallita, non è sufficiente la presenza di indizi, seppur gravi, precisi e concordanti, della scientia decoctionis. Quest’ultima – afferma la Suprema Corte – deve essere effettiva e non meramente potenziale e gli indizi devono essere supportati da elementi concreti, tali da potersi desumere che il terzo, attraverso un atteggiamento di normale prudenza e in considerazione delle effettive condizioni in cui si è trovato ad operare, non potesse non aver percepito lo stato di dissesto della società.