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Attraverso la sentenza numero 7296 del 2 Marzo 2022, la Corte di Cassazione è tronata a pronunciarsi sul reato di indebita compensazione. La vicenda trae origine da un indebito utilizzo in compensazione di crediti non spettanti in misura superiore a 50.000,00 euro annuali. Tra i vari soggetti indagati figura anche il legale rappresentante di una società di servizi che si era occupata della trasmissione telematica dei modelli F24. Ad avviso dell’indagato, tale condotta non poteva configurare l’ipotesi di reato, in quanto la società di servizi si era occupata solamente della compilazione e trasmissione telematica dei modelli F24. Ad avviso dei Giudici, l’invio dei modelli F24 può integrare la modalità di reato di indebita compensazione -art.10-quater, del D.Lgs.n.74/2000- in quanto i soggetti che provvedono alla trasmissione sono portatori delle necessarie conoscenze tecniche, e devono esercitare un potere di controllo sulla documentazione loro offerta.