Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

09/05/2022 - L’amministratore della holding non può essere considerato amministratore di fatto di una controllata a causa della posizione apicale ricoperta

argomento: News del mese - Diritto Civile e Commerciale

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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 21 aprile, 2022, n. 15638, ha affermato che l’amministratore di una holding non può essere considerato amministratore di fatto di una società controllata fallita a meno che non abbia compiuto atti gestori per conto della medesima. Da ciò consegue che non può essere stabilita la bancarotta fraudolenta nei confronti di tale soggetto a causa del ruolo ricoperto. Nel caso de quo, il ricorrente veniva condannato in secondo grado per bancarotta patrimoniale e documentale asserendo dei reati commessi nella veste di amministratore di diritto e successivamente di fatto in una società fallita a causa della posizione apicale ricoperta nel gruppo. La Suprema Corte – in senso contrario rispetto a quanto stabilito dalla Corte di Appello – ha evidenziato come non possa essere automatica l’attribuzione della qualifica di amministratore di fatto delle società controllate all’amministratore della società capogruppo, essendo necessario dimostrare un’attività gestoria continuativa e non episodica. Ciò si dovrebbe tradurre nella prova di una limitazione dell’autonomia in capo agli amministratori di diritto delle società controllate e nella dimostrazione di un loro ruolo a meri esecutori delle direttive impartite. In assenza di tali elementi non è possibile affermare la tesi stabilita in secondo grado.