argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La Cassazione con sentenza n. 32436 del 14 dicembre 2018 ha disposto cosa debba intendersi per “incertezza normativa oggettiva tributaria” ai fini della disapplicazione delle sanzioni non penali. I giudici della Suprema Corte hanno disapplicato le sanzioni irrogate dall’Agenzia al contribuente con il motivo della riconosciuta “obiettiva incertezza” nell’applicazione della norma tributaria ed in particolare della deducibilità di alcuni costi, ritenuti dall’Agenzia indeducibili, ai fini IRAP, ex art. 109 TUIR n. 917/1986, spiegando che “l’incertezza normativa oggettiva non ha il suo fondamento nell’ignoranza giustificata, ma nell’impossibilità, abbandonato lo stato d’ignoranza, di pervenire comunque allo stato di conoscenza sicura della norma tributaria”. Inoltre, trattandosi di un’esimente prevista dalla legge a favore del contribuente, l’onere di allegare la ricorrenza di siffatti elementi di confusione, qualora effettivamente esistenti, grava sul contribuente secondo le regole generali in materia di onere della prova (art. 2697 c.c.).