Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

30/08/2022 - Il concorso in bancarotta presuppone la conoscenza della crisi che non può presumersi in base alla parentela

argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali

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La Corte di Cassazione, con Sentenza dell’8 luglio 2022, n. 26426, ha stabilito che il concorso nel reato di bancarotta fraudolenta distrattiva non può essere desunto dal ruolo rivestito in rapporto al fallito, ma va dimostrata l’effettiva conoscenza dello stato di decozione del soggetto fallito, nonché la sussistenza del dolo specifico di sottrarre risorse ai creditori dell’insolvente. La Cassazione ritiene che la sussistenza del dolo non possa essere desunta solo da fattori “formali” (per esempio il rapporto di coniugio e la qualifica di avvocato dell’imputato) che non diano conto dell’elemento psicologico di partecipazione al reato (necessario per far sorgere la responsabilità penale). In effetti, la sentenza annullata aveva riconosciuto colpevole la ricorrente in base al rilievo dato de plano alle sue caratteristiche personali, con conseguente illegittima presunzione di conoscenza degli elementi giuridici della particolare fattispecie.