argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali
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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 20 maggio 2022, n. 29850, si sofferma sull’elemento materiale e sull’elemento soggettivo in relazione alla fattispecie di bancarotta fraudolenta patrimoniale. La prova della distrazione dei beni della società dichiarata fallita può essere desunta dalla mancata dimostrazione da parte dell’amministratore della destinazione dei beni suddetti oppure anche da generiche affermazioni, priva di riscontri, circa la loro destinazione conforme agli scopi sociali. Sotto il profilo dell’elemento soggettivo la Suprema Corte afferma che non sono necessari, ai fini della sussistenza del dolo generico, né la consapevolezza dello stato di insolvenza dell’impresa né lo scopo di recare pregiudizio ai creditori, richiedendosi solo che oggetto di consapevolezza sia l’incidenza dell’atto distrattivo sulle prospettive di soddisfacimento concorsuale dei creditori.