argomento: News del mese - Diritto Amministrativo
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Il T.A.R. Lombardia, Milano, Sez. I, con sentenza 26 agosto 2022, n. 1945, ha affermato la sussistenza di una fattispecie riconducibile all’istituto dell’abuso del diritto nel caso in cui una società, dopo aver formalmente avviato con la P.A. un procedimento amministrativo tendente ad ottenere il rilascio di una autorizzazione abbia repentinamente ed inusitatamente impugnato in sede giurisdizionale un atto amministrativo, adottato dalla medesima P.A., avente natura meramente endoprocedimentale, finalizzato al dialogo procedimentale, in funzione collaborativa, senza intraprendere con l’Amministrazione alcuna effettiva e concreta iniziativa volta a far valere le proprie ragioni, anche di dissenso, in sede procedimentale. Espressione dell’abusivo esercizio di un potere, anche processuale, è quello che conduce ad una artificiosa attivazione del rimedio giurisdizionale, id est alla proposizione di una domanda giudiziale senza una obiettiva, valida, giustificazione, meritevole di tutela secondo l’ordinamento giuridico, in situazioni in cui il rimedio giurisdizionale, che pur sempre costituisce la extrema ratio, ben potrebbe agevolmente essere evitato dal soggetto titolare della pretesa, senza sforzi eccessivi, irragionevoli o non proporzionati.