argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 29290 del 14 novembre 2018, precisa come l’esame dei requisiti di legge non possa esser limitato alla sola dicitura indicata in fattura, dovendosi consentire la detraibilità anche ove la stessa risulti documentata aliunde. La Corte, in sede di argomentazione, richiama la giurisprudenza comunitaria formatasi sul punto, operando un collegamento concettuale tra il profilo probatorio, che deriva dalla presunzione di veridicità del documento contabile, con la sua regolarità formale. Si osserva, in particolare, che se è obbligatorio precisare l’entità e la natura dei servizi forniti da cio’ non deriva la necessità di descrivere in maniera esaustiva i singoli servizi forniti. Per tale motivo, l’Amministrazione Finanziaria non si puo’ limitare al mero esame della fattura, dovendo la stessa tener conto delle informazioni supplementari fornite dal soggetto passivo e, una volta che disponga delle informazioni necessarie per accertare la sussistenza dei requisiti sostanziali, non potrà imporre condizioni supplementari.