Confrontando i vari mercati si può notare come quello immobiliare si dimostra non sempre rispondente alle dinamiche in corso. La vera sfida è dunque portare le competenze tipiche del mercato finanziario in quello dell’immobiliare.
Vi racconto qualche caratteristica e qualche dato del mercato immobiliare che abbiamo rilevato riguardo alle cose che non funzionano e quali sono i nuovi trend e le nuove tecnologie che stanno entrando anche in Italia per portare maggiore trasparenza e contrarre radicalmente i tempi di compravendita.
Il mercato oggi si contraddistingue per circa 533 mila compravendite nel 2016 (dati relativi al mercato residenziale e Retail), in aumento rispetto al 2015 del 17% con un minimo storico nel 2013. Quest’anno ancora le transazioni sono in aumento rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. I prezzi restano ancora pressoché invariati, tranne in alcune città quali Bologna e Firenze dove si inizia ad avere una timida ripresa, ma al momento sono ancora stabili. I tempi di compravendita sono ancora piuttosto lunghi e la media nazionale (fornita da OMI) è attorno a nove mesi e mezzo, nelle grandi città fino a 8 mesi. Si distingue in positivo Torino per i tempi di vendita e le transazioni che ci sono state. La quota di mercato intermediata in Italia è bassa, 55%, mentre nei mercati più evoluti (ed esempio: Inghilterra, Germania, Svezia, Finlandia, Belgio, Stati Uniti) è tra l’80% e il 95%.
Queste quote sono la riprova di una maggiore trasparenza e, una maggiore professionalità degli operatori operanti in tali mercati, seguita anche da un utilizzo più diffuso della tecnologia in ambito immobiliare. .
Per quanto riguarda la provvigione media richiesta dagli intermediari in Italia si attesta a circa 5% (complessivamente) quindi in linea con gli altri mercati(4.5% e il 6%).
Una cosa importante è che quest’anno e anche l’anno scorso si è iniziata a vedere una domanda di acquisto nel settore residenziale per investimento
Nel dettaglio: il numero di agenzie immobiliare operanti in Italia nel 2001 era di circa 20 mila unità, aumentando poi a quota 25 mila nel 2006, stesso anno in cui si è raggiunto l’apice in termini di prezzi; il numero di transazioni effettuate ha raggiunto il suo apice l’anno seguente. Dal 2007 fino al 2013 le transazioni e i prezzi sono crollati, le prime addirittura dimezzate. Contrariamente a quello che si può pensare negli stessi anni gli agenti immobiliari invece sono raddoppiati. Attualmente nel mercato oggi ci sono 44 mila agenti immobiliari di cui 4 mila in franchising, e di questi 4 mila, la metà appartiene a Tecnocasa. È abbastanza strano vedere in un mercato totalmente in crisi aumentare gli operatori, la nostra spiegazione è stata che è un mercato in cui non ci sono grandi barriere in entrata e se non si [continua..]