Con la Legge 13/06/2006 n. 146 è stata ratificata dal Parlamento italiano la convenzione ONU che riguarda il crimine organizzato transnazionale così ponendo fine ad un vuoto normativo nella disciplina della materia. Viene perciò definito reato transnazionale il reato punito con reclusione non inferiore nel massimo a 4 anni qualora sia coinvolto un gruppo criminale organizzato nonché alternativamente:
a) il reato sia commesso in più di uno stato;
b) sia commesso in uno stato una parte sostanziale della sua preparazione, direzione e controllo ed esso sia consumato in un altro stato;
c) il reato sia commesso in uno stato ma in tale reato sia implicato un gruppo criminale organizzato impegnato in attività criminali in più di uno stato;
d) il reato sia commesso in uno stato ma abbia effetti sostanziali in un altro stato.
La peculiarità connessa alla commissione dei reati transnazionali la cui dimensione specifica è oggetto di analisi scientifica solo da poco tempo impone il ricorso a strumenti di indagine nuovi rispetto all’assetto tradizionale, soprattutto con riferimento ai soggetti chiamati all’investigazione e, con riferimento alle regole operative cui devono attenersi, agendo in ordinamenti diversi.
Le investigazioni per individuare gli autori di questi reati devono, da un lato, rispettare la sovranità degli stati in cui vengono svolte, e pertanto la “lex loci” (che può essere differente anche in modo rilevante, per esempio sotto il profilo della maggior o minor ampiezza riconosciuta al diritto di difesa dell’indagato, rispetto alle regole vigenti nel paese che ha promosso l’indagine) e dall’altro sono sottoposte al vaglio dibattimentale che si svolgerà successivamente davanti al Giudice dello stato che ha promosso le indagini e avanti al quale opera esclusivamente la “lex fori”.
I principali reati transnazionali presi in considerazione dalle principali convenzioni sono:
a) Riciclaggio di denaro sporco
b) Traffico di armi e droga
c) Tratta di esseri umani destinati all’immigrazione incontrollata
d) Prostituzione e pedopornografia
e) Reati ambientali e traffico di opere d’arte
f) Corruzione
g) Terrorismo
Questo tipo di reati, cui contingentemente possono aggiungersi altri reati in base alle emergenze maggiormente avvertite dalla comunità internazionale, ha un intrinseca gravità che sta faticosamente convincendo molti stati a rinunciare a settori di sovranità allo scopo di contrastarli e, in questo senso, un fattore tragico di accelerazione nella cooperazione internazionale al crimine transnazionale viene, negli ultimi anni, dalla recrudescenza del terrorismo.
E’ però vero che, stante la globalizzazione dell’economia, lo sviluppo delle tecnologie informatiche e delle comunicazioni, la facilità ed il diminuito costo dei [continua..]