“Un ambiente di lavoro eccellente è quello in cui ti fidi delle persone per cui lavori, sei orgoglioso di ciò che fai e hai un buon rapporto con i colleghi”, era solito affermare Robert Levering, Co-Fondatore Great Place to Work® .
Great Place to Work® Institute è un’azienda globale di ricerca, consulenza e formazione che assiste le aziende, organizzazioni non profit ed enti statali di 45 paesi nel mondo ad individuare, creare e sostenere ambienti di lavoro eccellenti, fondati sullo sviluppo di un elevato livello di fiducia.
I leader aziendali si affidano al modello di misurazione di Great Place to Work® per stabilire uno standard obiettivo di ambiente di lavoro eccellente. Gli studi annuali di Great Place to Work si fondano su dati provenienti da oltre 10 milioni di dipendenti in 50 paesi, rappresentanti circa 6.000 organizzazioni di dimensioni, strutture e settori diversi.
Il prossimo 2 marzo si terrà a Milano il Gala di premiazione dei Best Workplaces™ Italia 2018, cioè la Classifica delle Migliori Aziende per le quali lavorare in Italia secondo le analisi di clima effettuate da Great Place to Work® Italia.
Ma non è (solo) di questo che vorrei trattare,ma mi pare importante sottolineare il fatto che anche la corretta progettazione dell’ambiente di lavoro può avere una grossa importanza al fine della tutela e della sicurezza sul luogo di lavoro stesso.
Desidero sottolineare che quando si parla di sicurezza sul luogo di lavoro, non c’è bisogno di fare riferimento esclusivamente alla sicurezza del lavoro nei cantieri temporanei e mobili, e quindi meno curati o idonei dal punto di vista di ambiente lavorativo.
Poiché la gente pensa che nel luogo di lavoro deve sentirsi sicuro come a casa propria, dobbiamo ricordare che purtroppo la casa miete più vittime della strada in quanto in casa, ogni anno, ci sono circa 4 milioni di infortuni, di cui 8 mila sono quelli mortali (nel 2016). Nello stesso anno le vittime di incidenti stradali sono stati 1620, in diminuizione del 4,5 % rispetto l’anno precedente.
Sembra inverosimile, ma purtroppo gli infortuni domestici sono anche la prima causa di morte in età pediatrica.
Si scopre poi, dalle rilevazioni eseguite prima da Ispesl e poi da INAIL, che la causa più frequente di incidente nelle abitazioni è la caduta (55 per cento dei casi di infortunio); seguita dal taglio (17 per cento), dall’urto e schiacciamento (14 per cento) e dall’ustione termica o chimica (7 per cento).
Gli ambienti della casa in cui più frequentemente si determinano gli infortuni sono: la cucina (14,7%), le scale (10,7%), le altre pertinenze esterne (12,4%), il cortile o il giardino (9,7%), la camera da letto (9,5%).
Poiché normalmente gli uffici sono progettati e congegnati con le stesse modalità della progettazione degli appartamenti, [continua..]