Ritengo utile coniare un termine nuovo per un corretto approccio alla epocale riforma delle vendite giudiziarie che si avrà con la introduzione delle vendite telematiche, ma, soprattutto, con l’avvio del portale delle vendite pubbliche.
Proviamo a parlare in termini non solo suggestivi, ma anche concettuali di vendite giudiziarie 4.0.
È una definizione, evidentemente, che evoca una generico immaginario di grande novità di gestione telematica, ma soprattutto induce a pensare all’inserimento della riforma in una prospettiva di medio/lungo periodo nell’ambito della complessiva rivoluzione di industria 4.0.
Il presupposto concettuale di tale inquadramento è comprendere che stiamo creando un nuovo unico prodotto,le vendite pubbliche unitariamente intese, prodotto che si va ad inserire nell’ambito del più ampio mercato delle vendite immobiliari.
Su tale postulato diventa palese la unicità del contesto con industria 4.0 e la intersezione fra le due fondamentali diverse tecnologie di industria 4.0: da una parte le Operational Technologies, tipiche del contesto produttivo, che agevolano la confezione del prodotto, dall’altra le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Il punto di interscambio diventano i Claud, quali risorse di dati e di informazioni che non si hanno “in casa”, ma nella nuvola, l’internet delle cose (internet of things), che poi si va a trasferire verso i cd “Big Data Analytics”, capaci di estrarre conoscenza da questa massa di informazioni. Le convergenze di queste tecnologie, con la conseguente riduzione dei costi associati, rende possibile quello che ho definito vendite giudiziarie 4.0 e la conseguente interconnessione fra le principali risorse del sistema produttivo.
Nella lettura positiva di questa suggestione, ne deriva un sistema, maggiormente efficiente in capacità produttiva, sicurezza e funzionamento. È un sistema in cui le persone (ora produttori ora consumatori) sono potenziate nelle loro capacità. Ovviamente esistono anche letture di segno opposto, ma non è questa la sede per valutare le potenziali negatività di tali sviluppi.
Fino ad oggi nelle vendite giudiziarie si ragionava partendo dalla specificità della singola procedura al più cercando ad arrivare ad una organizzazione in termini unitari a livello di singolo ufficio giudiziario. Mantenere questa prospettiva significherebbe sprecare la grande potenzialità del portale. Acché il portale e non il singolo immobile si trasformi in un prodotto vendibile e concorrenziale sul mercato delle vendite immobiliari deve essere percepito come tale dal consumatore. Indispensabile connotato di partenza è pertanto la uniformità della presentazione, la coerenza dei connotati del prodotto, la affidabilità. Se ragioniamo in termini complessivi di [continua..]