argomento: News del mese - Diritto Tributario
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La cessazione della partita iva dovuta alla fine dell’attività professionale deve essere un atto da porre in conclusione a tutti gli adempimenti legati alle operazioni attive e passive. Lo afferma l’Agenzia delle Entrate nella risposta ad interpello numero 218 del 26 Aprile 2022 indicando come “Il professionista, quindi, deve essere dotato di partita IVA al fine di garantire la definizione dei rapporti ancora pendenti successivamente alla cessazione dell'attività”. Secondo l’Agenzia delle Entrate, richiamando i propri documenti di prassi circolari 11/ E del 2007 e la risoluzione 232/E del 2009, nel caso in cui il professionista incassi dei compensi professionali dopo la cessazione della partita iva si rende necessaria la riapertura della stessa: “si ritiene che l'Istante, che ha impropriamente chiuso la propria partita IVA prima che fossero concluse tutte le attività ad essa connesse, dovrà procedere alla richiesta di riattivazione della propria posizione fiscale e, al momento dell'effettivo incasso dei singoli crediti, dovrà rendicontarli tramite l'emissione di una fattura per prestazione di lavoro autonomo e dichiararli come reddito professionale, utilizzando il modello Redditi Persone fisiche dell'anno di competenza”