argomento: News del mese - Diritto Tributario
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L’Agenzia delle Entrate, con la Circolare n. 11 del 12 maggio 2022, ha chiarito quali siano le possibilità, per i contribuenti interessati, di procedere al cosiddetto “ravvedimento operoso”, in presenza di violazioni derivanti da determinare condotte, tra cui l’omessa dichiarazione. In particolare, secondo l’Amministrazione finanziaria, la possibilità di effettuare il ravvedimento operoso da parte del contribuente e beneficiare dell’esclusione della punibilità ricorre anche nell’ipotesi di presentazione della dichiarazione omessa entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo, sempreché ricorrano le relative condizioni, ovverosia l’estinzione dei debiti tributari, comprese sanzioni e interessi, «mediante integrale pagamento degli importi dovuti, a seguito del ravvedimento operoso o della presentazione della dichiarazione omessa entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa al periodo d’imposta successivo, sempreché il ravvedimento o la presentazione siano intervenuti prima che l’autore del reato abbia avuto formale conoscenza di accessi, ispezioni, verifiche o dell’inizio di qualunque attività di accertamento amministrativo o di procedimenti penali».