argomento: News del mese - Diritto delle Procedure Concorsuali
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La Corte di Cassazione, con Sentenza del 12 maggio 2022, n. 15245, ha stabilito che la mancanza o l’irregolarità o l’inintellegibilità delle scritture contabili non è sufficiente per la condanna dell’amministratore della società al risarcimento del danno nell’ambito dell’azione di responsabilità promossa dal curatore fallimentare. La condanna presuppone comunque la prova circa l’esistenza di condotte anche solo astrattamente idonee a cagionare un danno patrimoniale, la cui quantificazione può essere operata secondo il criterio del deficit fallimentare solo in via equitativa e solo per l’ipotesi di impossibilità di diversa e più precisa quantificazione del danno medesimo. Resta quindi ferma la necessità di fornire prova del danno e del nesso causale materiale tra quest’ultimo e le condotte assunte come illegittime.