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Il T.A.R. Campania, Salerno, Sez. I, con sentenza 11 luglio 2022, n. 1976, ha affermato che può trovare accoglimento una domanda di risarcimento del danno avanzata nei confronti della P.A., derivante dalla mancata aggiudicazione di una gara di appalto, nel caso in cui il provvedimento di aggiudicazione sia stato impugnato dal concorrente classificatosi al secondo posto in graduatoria, sia stato annullato dal giudice amministrativo in quanto illegittimo e sia risultato che, ove il contratto non fosse stato illegittimamente aggiudicato, il secondo classificato avrebbe avuto diritto ad aggiudicarsi la gara. Accertato il diritto della ricorrente ad aggiudicarsi la gara, e non potendosi addivenire al risarcimento in forma specifica, deve essere accolta la domanda di risarcimento del danno per equivalente, sussistendone tutti gli elementi costitutivi ricavabili dall’art. 2043 c.c., tenuto conto che la condanna al risarcimento dei danni conseguenti all’illegittima aggiudicazione di appalti pubblici, non richiede la prova dell’elemento soggettivo della colpa, giacché la relativa responsabilità è improntata ad un modello di tipo oggettivo disancorato dall’elemento soggettivo, coerente con l’esigenza di assicurare l’effettività del rimedio risarcitorio.