Diritto ed Economia dell'ImpresaISSN 2499-3158
G. Giappichelli Editore

30/08/2022 - Rigetto della domanda di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi commerciali-lavoro autonomo a fronte di falsa attestazione anagrafica

argomento: News del mese - Diritto Amministrativo

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Il Tar Lazio, sez. I stralcio, con la sentenza del 28 luglio 2022, n. 10721, in materia di domanda di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi commerciali-lavoro autonomo, si è occupato del caso della falsa attestazione anagrafica (presentazione di un certificato di iscrizione anagrafica attribuito ad un cittadino italiano) con conseguente rigetto della domanda di rinnovo del permesso di soggiorno. Il Tar ha osservato che l’utilizzo di un falso documento integra un quid pluris, rispetto alla mera assenza del requisito, il quale legittima una più severa risposta dell’ordinamento, anche attraverso la preclusione di successive integrazioni. Si legge nella sentenza che, ai fini dell’ottenimento del titolo di soggiorno, «la certezza della situazione abitativa costituisce un presupposto indispensabile per ottenere il permesso di soggiorno, il quale non può essere rilasciato in situazioni di forte precarietà alloggiativa, connesse a sostanziale irreperibilità dello straniero (…)» (cfr. Cons. St., sez. VI, 19 agosto 2008, n. 3961; Cons. St., sez. III, 10 luglio 2013, n. 3710), e si precisa, inoltre, che la falsa indicazione del luogo di residenza non costituisce mera irregolarità formale ma è circostanza che impone il rigetto dell’istanza di rinnovo del permesso di soggiorno (cfr. Tar Campania, Napoli, sez. VI, 11 luglio 2008 , n. 8707).