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Cass. pen., sez. V, 10 maggio 2022 (dep. 23 settembre 2022), n. 35994 ha statuito che “la responsabilità per il delitto di bancarotta per distrazione richiede l’accertamento della previa disponibilità dei beni, nella loro esatta dimensione e al di fuori di qualsivoglia presunzione, non potendo la distrazione né essere desunta dall’accertamento del passivo e dal disavanzo, come invece ritenuto dalla Corte di appello, giacché, in tal caso, il reato di bancarotta fraudolenta sarebbe ravvisabile in ogni ipotesi di fallimento, né tanto meno essere tratta dall’inadempimento di un onere di dimostrazione in capo al fallito”.